Questo articolo merita veramente una pagina dedicata per tutti gli amanti di arte, in particolar modo per mio padre (pittore) che si strapperà i pochi capelli che gli sono rimasti

'Ecce Homo' di Elias Garcia Martinez viene restaurato o meglio 'sfigurato' da una 80enne che ha reso irriconoscibile il dipinto. L'artista godrà di successo post mortem grazie a questa balzana idea della 'nonnina'.



ECCE HOMO, Elias Garcia Martinez – E’ una storia incredibile consegnata proprio a fine stagione. Il caldo certo può dare alla testa, ma non proprio alla fine questa estate caldissima!!! Al centro della vicenda un Restauro ‘molto‘ fai da te che ha letteralmente distrutto un’opera d’arte. Stiamo parlando dell’ ‘Ecce Homo’ di Elias Garcia Martinez, dipinto nel Santuario della Misericordia di Borja (Saragozza, dipinto ad olio su una superficie muraria non pretrattata all’affresco), vicino al capoluogo aragonese. L’opera danneggiata dall’umidità urgeva di un restauro, e si sa come vanno queste cose… i funzionari ai Beni Culturali hanno preso a carico il restauro ufficiale dell’opera con la consapevolezza di aspettare prima di attingere ai fondi messi a disposizione per il suo recupero, ed è qui che entra in gioco la signora 80enne Cecilia Gimenez, che ha avuto la brillante idea di restaurare lei il dipinto.

Ovviamente, priva di qualsivoglia competenza, si è diretta dal parroco della Chiesa e gli ha chiesto il permesso di procedere al restauro. Il caldo avrà preso anche il padre della parrocchia che ha accolto la proposta balzana della vecchietta che con colori e pennelli si è messa a ricostruire il dipinto. Risultato? Indovinate un po’? L’opera di Martinez è praticamente irriconoscibile. La donna invece di starsene al fresco nella propria abitazione si è svegliata una mattina con l’intenzione di massacrare un pezzo di storia realizzando così il volto di un Cristo grottesco e sfigurato. Come potrete costatare da soli il pennello dell’anziana signora ha dato vita ad un mostriciattolo. Uno scarabocchio che somiglia molto ad un meme, quelli che vediamo spesso su internet e social network, immagini buffe che si diffondono senza logica, e non importa quanto sia sciocco, la gente lo trovano divertente per una ragione o per un’altra e lo fanno conoscere un po’ a tutti con il metodo della condivisione. Chissà potrebbe diventare il fenomeno del momento!

Per quanto possa farci sorridere questa teoria, in realtà dobbiamo riconoscere che è un vero e proprio dramma. Dopo aver ultimato il suo restauro anche la donna ha ammesso di aver commesso qualche errorino qua e la e che tuttavia, nonostante le colpe che le vengono attribuite, lei sostiene che ha ricevuto il benemerito del parroco per procedere. E chiunque entrava in Chiesa era libero di notare lo scempio che si accingeva a commettere.
La Signora, tuttavia preoccupata, ha contattato lei stessa l’assessore comunale alla cultura Juan Maria Ojeda. Comunque sia resta ancora da capire se il suo gesto sia stato fatto coscienziosamente o meno; inoltre, adesso, la donna dovrà fare i conti con i discendenti di Elias Garcia Martinz, i quali già si sono rivolti al sindaco di Saragozza per capire se possono intraprendere un’azione legale contro il parroco e la volontaria restauratrice ‘poco artistica‘. La signora, intanto, si difende: “Chiunque ha messo piede nella chiesa mi ha visto dipingere!’ e ancora ‘L’ho fatto solo perché me lo ha chiesto lui. D’altronde in tanti mi hanno visto dipingere, non ho fatto nulla per nascondermi”. A questo punto è toccato alla nipote di Martinez ribattere: “Se il suo intervento si fosse fermato alle vesti il problema sarebbe stato minore, ma mettendo mano al volto lo ha chiaramente distrutto tutto”.

Tuttavia Elias Garcia Martinez (1858-1934) godrà di una notorietà non indifferente dopo che la super anziana ha ‘scarabocchiato‘ la sua opera. Prima di questo episodio l’artista non era tanto noto sia da la Gran Enciclopedia Aragonesa che parla di lui in poche righe: «obras de caracter popular»,«decoraciones murales», in pratica un madonnaro che insegnava alle Belle Arti di Saragozza. Anche Wikipedia gli dedica poche righe, e dalle effimere informazioni potremo ipotizzare che la sua arte si limitava a quella del santino devozionale, ma non per questo andava sfigurata, aveva comunque sia un’entità storica e magari affettiva per i suoi discendenti.


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